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martedì 14 agosto 2012
mercoledì 20 giugno 2012
FINALE Trofeo della Memoria Arpad Weisz
Arpad Weisz: Caira vince e vola a Varsavia
Stagione calcistica conclusa e riposto
estivo carico di successi per le ragazze di Oliva
Non c’era modo migliore di concludere la stagione.
Anche l’Eurnova, ultimo ostacolo di quest’anno calcistico, è stata battuta per
2 a 1, e il Caira si porta a casa campionato e trofeo estivo.
L’“Arpad Weisz” si è concluso venerdì con
l’intensa finale che ci si aspettava, combattuta fino all’ultimo respiro e
risolta con un solo gol di scarto tra le due formazioni, ostinate nel
conseguimento di un titolo che sembrava tutt’altro che un impegno secondario.
Bottino pieno, dunque per le gialloblu, che ora
posso godersi il meritato risposo, detentrici di un nuovo successo e totalmente
proiettate all’anno calcistico che verrà, di certo impegnativo come non mai,
che le vedrà ospiti di tutto il centro sud in una stagione calcistica dal
sapore completamente rinnovato in cui la territorialità perde il valore che
conosciamo per acquisirne uno più grande, con limiti ben più estesi: nazionali.
“Abbiamo alzato una coppa che vale un po’ tutte le
vittorie di quest’anno – parla il presidente Oliva – Vincere il campionato è
stata una soddisfazione incredibile, ma vincere anche questo torneo, che ci ha
messi di fronte quasi ad una proiezione di noi nel prossimo futuro, è stato
prendere definitivamente coscienza di quanto i nostri sacrifici siano stati
ripagati. Poter toccare, concretamente, i nostri successi è stato davvero
incredibile, e farlo in questo ambiente, in un gruppo che non ha mai esitato a
mostrare entusiasmo e a trasmetterlo, ha reso tutto ancora più unico!”
Partita, come detto, interessantissima, che ha
lasciato vedere perfettamente le caratteristiche delle due formazioni dal primo
all’ultimo minuto.
Caira spumeggiante, aggressivo, dal pressing
continuo e asfissiante, che si vede negare il vantaggio già al 2° del primo
tempo dal portiere dell’Eurnova, quando Moro dalla destra incrocia sicura sul
secondo palo. Numerosissime le azioni offensive delle gialloblu nei primi 35
minuti, molte le occasioni sciupate o sfortunate, rappresentate al meglio da un
tiro secco e potente di Mancini all’incrocio, ma ancora perfettamente respinto
dal portiere romano. 0 a 0 è il risultato quando si rientra negli spogliatoi,
ma il Caira vuole vincere e si vede.
Di nuovo in campo e questa volta Eurnova alza la
testa; le ragazze ciociare abbassano un po’ il ritmo e la tecnica e
l’organizzazione tattica della formazione capitolina cambiano la direzione
della gara per un buon quarto d’ora e portano in vantaggio la squadra di
Serafini: lancio lungo dalle retrovie e inserimento dell’attaccante, che non
sbaglia e infila un pallonetto alle spalle di Zullo.
Dura un minuto il vantaggio delle romane,
raggiunte sul punteggio di 1 a 1 da un gol di Di Paolo, che fa tap-in su una
palla messa al centro da Moro. “Questa è la mia squadra! – dichiara il capitano
– Abbiamo preso un gol ma l’abbiamo restituito in un batter d’occhio, non
concedendo alle nostre avversarie neppure la minima illusione: se ci colpiscono
reagiamo al meglio, sempre. Abbassare la testa non è nel nostro stile.”
Aggancio riuscito e di nuovo solo Caira; su calcio
d’angolo, perfettamente eseguito da Castelli, spunto dell’attaccante Marchese,
presa in prestito dalla Roma per questo torneo: in una frazione di secondo
palla tra i piedi e tiro forte e deciso a gonfiare la rete dell’Eurnova, che è
costretta ora a inseguire.
2 a 1 Caira, attacchi sporadici alla porta di
Zullo, ma difesa rocciosa e centrocampo sacrificato, a coprire più che a
sostenere l’attacco. Solo un brivido allo scadere, su una punizione che si
infrange contro la traversa e poi il triplice fischio: Caira è la vincente. Il trofeo Arpad Weisz corona una
stagione a dir poco eccellente.
Mister Evangelista, espulso dalla panchina per
aver invaso il campo al momento del gol del pareggio, commenta così: “Sembrava
il giorno del mio compleanno e le ragazze mi hanno regalato una prestazione
senza valore. Sapevo che avrebbero dato il massimo e mi limiterò a dar loro il
merito anche di questa vittoria. Il loro spirito di sacrificio, la loro umiltà
e la loro voglia di vincere mi hanno insegnato più di quanto il calcio abbia
mai fatto. Per questo ringrazio loro, ringrazio le ragazze di Roma, prese in
prestito per il torneo e ringrazio la società, sempre attenta alle esigenze
della squadra, sempre pronta a sostenere il gruppo e i singoli. Alzare questa
coppa è stata un’esperienza del tutto particolare; farlo con loro e con
Alessandro e Gianni l’ha resa eccezionale!”
Una marea di complimenti per le ragazze gialloblu
che ad ottobre saranno a Varsavia con la presidente della Regione Lazio, Renata
Polverini, l’assessore allo sport Fabiana Santini e i rappresentanti della
Comunità Ebraica per visitare il campo di Lublino Majdanek in memoria
dell’olocausto alla luce di un obiettivo chiaro: la diffusione di uno sport dal
forte valore etico e sociale che vuole promuovere tra i giovani l’esperienza
della Memoria per farne esempio per il presente. Inoltre saranno ospiti qui a
Cassino, prima della partenza prevista per l’autunno, i rappresentanti della
comunità, per far visita all’abbazia e alla città martire, fortemente legata
alla storia tragica che ha visto il popolo ebraico centro di una
discriminazione senza eguali.
Le ragazze, entusiaste e grate alle autorità
organizzatrici e promotrici del torneo, hanno approfittato per ringraziare loro
volta mister e società lasciando parlare il capitano come unica e incontestata
voce: “Di certo un grazie speciale va a Emiliana, Elisa, Federica e Sabrina che
hanno voluto aiutarci in questo torneo solo per il gusto e il piacere di farlo,
giocando a pallone… giocando il calcio!
L’applauso più grande è quello che va alle mie
ragazze che in campo, in panchina, nello spogliatoio e anche a casa non hanno
mollato un solo momento gli obiettivi che ci eravamo poste. Tutte, in ogni
modo, hanno reso possibile la realizzazione di questo sogno, un sogno che la
società ha sostenuto con la sua più totale presenza: uno staff che non ci ha
mai abbandonate, ci ha seguite partita dopo partita e ha sofferto con noi ogni
tipo di preoccupazione.
Grazie al mister per i suoi sacrifici e per la sua
disponibilità, al nostro dirigente Gianni Gallone, al massaggiatore Claudio
Marano, al preparatore dei portieri Paolo Lorini, al nostro custode Aldo e ai
nostri grandi ultrà, parte integrante della squadra. Ma soprattutto grazie al
presidente che, alla cieca, ha abbracciato un progetto “enorme” e si è reso
disponibile a realizzarlo con ogni mezzo; grazie a lui perché non ha mai
considerato alcun triplice fischio come la fine di qualche cosa, e perché
continua a costruire con noi il nostro sogno”
Il lieto fine dunque per queste ragazze, che con
tale vittoria non si dicono giunte al traguardo, ma si sentono, piuttosto,
sulla linea della partenza: quella di un’esperienza nuova che farà risuonare,
in tutta Italia, la voce dell’intera provincia, della città di Cassino e della
piccola contrada di Caira.
mercoledì 13 giugno 2012
venerdì 1 giugno 2012
sabato 26 maggio 2012
lunedì 21 maggio 2012
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